Considerazioni su un anno di lavoro al Campo di addestramento C.A.V.A.
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Silvia Nitrato Izzo
Giugno 30, 2014
Parte Prima
Un altro anno è passato e con lui si è chiusa un’intensa e impegnativa stagione di lavoro. Fatta di fatica e sudore sul campo, incessanti piogge, fango, sole che spacca le pietre e tanto tanto caldo. Ma soprattutto di impegno e dedizione da parte di tutti gli allievi e di noi istruttori che, anche quest’anno, abbiamo dato il massimo affinchè il lavoro con i nostri amici a quattro zampe venisse portato avanti da tutti nel migliore dei modi. E i risultati ci sono stati, direi più che soddisfacenti.
Chiunque approdi al nostro campo sa che il metodo addestrativo da noi utilizzato èquello tecnico/classico, che non è né quello rude, violento e coercitivo del passato né quello gentile/cinofilosofeggiante che va tanto di moda oggi (ma che, purtroppo, è ancora tanto lontano da raggiungere obiettivi concreti). Proprio perché il nostro motto (sarà pure banale ma è così) è che la verità sta sempre nel mezzo. E in tutte le cose a vincere è sempre la tecnica, associata all’esperienza, lontana anni luce da qualsiasi rozza praticoneria all’antica e altrettanto dalle teoriche filosofie dell’ultimo minuto spacciate dai nuovi guru del marketing cinofilo.
In un periodo in cui la confusione regna sovrana in questo ambito lavorativo, noi possiamo tranquillamente affermare di essere sicuri di ciò che facciamo e dei metodi tecnici da noi praticati; del lavoro che svolgiamo ogni giorno con i cani e che è sempre sotto gli occhi di tutti. Senza bisogno di nascondere nulla. Consapevoli che nella vita c’è sempre da imparare e chi pensa di essere già arrivatocompie un grande atto di arroganza, cerchiamo ogni anno di aggiornarci, evolvere e studiare nuove tecniche che vadano non a stravolgerema a migliorare la tecnica di base su cui si fonda tutta la nostrafilosofia addestrativa. Per cui chi arriva da noi ha la possibilità di vederci lavorare sul campo, di osservare le nostre tecniche e vedere con i propri occhi i risultati. Chi decide di intraprendere con noi un percorso di lavoro lo fa perchè sa che può fidarsi, non perché incantato da milioni di giri di parole ma solo perché incoraggiato dalle dimostrazioni, dai fatti e dalle parole degli allievi più esperti che lavorano con noi da anni. Non si tratta di volersi elogiare, non è nel nostro stile, semplicemente è una dichiarazione di umiltà e dedizione nei confronti di un lavoro che amiamo e crediamo di saper fare bene, perché la soddisfazione dei nostri allievi ce lo ha nel tempo dimostrato. Poi, siamo esseri umani e come tali si sbaglia, si migliora, ci si corregge. L’importante è mantenere intatto un filo conduttore, avere un obiettivo a cui puntare e conoscere la fine della strada. E se con un cane non ci si arriverà in un modo, senza dubbio ce ne sarà un altro. Perché questo lavoro è fatto anche di improvvisazione, intesa come prontezza a capire al volo le differenze di ogni singolo cane e le modificazioni delle tecniche che servono al momento. Questo è il fondamento del metodo tecnico. Poche chiacchiere e tanto lavoro.
La stagione appena conclusa ha portato al nostro campo molti altri nuovi cani, alcuni più tranquilli altri molto più problematici. Devo dire che ci sono stati ottimi progressi da parte di tutti. A cominciare dai cani più giovani (nel senso che hanno iniziato da poco): Orfeo, il labradorino chocolate, che in poche lezioni ha imparato già molto e si è distinto per velocitàd’apprendimento e diponibilità nel lavoro; Bruce il giovane Golden Retriever vivace e giocherellone che in poco tempo si è trasformato in uno studente modello (anche lui velocissimo nell’apprendimento). Poi Zoe, pastorina tedesca d’acciaio nel vero senso della parola: cane davverodifficile da lavorare con fortissima tempra etemperamento altissimo (quasi al di fuori della norma) Zoe ha cominciato il suo percorso solo qualche mese fa. Il lavoro con Alessandra e la sua piccola furia è stato un po’ più lento della media perché per domare la pastorina è servito un percorso più approfondito e paziente. L’energia e la forza di Zoe (che non ha problemi di aggressività ma esclusivamente di esuberanza e controllo) piano piano stanno riuscendo ad essere inquadrate e incanalate nella via giusta. La foga si sta trasformando in concentrazione sul lavoro e impegno fisico/mentale e le difficoltà di Alessandra nel gestire la sua piccola stanno diminuendo di giorno in giorno. Si può tranquillamente affermare chel’obiettivo di questa prima fase di addestramento èstato raggiunto. Ora bisogna però proseguire con il lavoro. Complimenti ad entrambe. Anche Raissa, boxerina di Daniela Ottaviano, ha iniziato il corso da poco, ma in poche lezioni e con facilità la base del lavoro è stata appresaalla grande! Ricominceremo anche con loro a settembre per andare avanti.
Ottimo il lavoro fatto con Roxie, super boxerina, che ha iniziato il corso un po’ distratta e lo ha concluso guadagnandosi meritatamente un secondo posto nella categoria Esordienti alla nostra gara sociale di fine anno. L’impegno e la costanza di Teresa hanno dato ottimi frutti. E con molta regolarità ed equilibrio Roxie ha trasformato la sua distrazione ed esuberanza in desiderio di lavorare, concentrazione e perfetto affiatamento con la sua conduttrice. Grandesoddisfazioni anche dal lavoro con Dacia e Chiara. Un inizio un po’ difficoltoso per la giovane conduttrice e la sua pastorina che si mostrava inizialmente un po’ restia al lavoro. Eppure la pazienza, l’impegno ma soprattutto la tecnica danno sempre ragione. A piccoli passi e un po’ alla volta Dacia è migliorata sempre di più e ha concluso la stagione dimostrando di aver superato alla grande tutte le difficoltà iniziali. Pronta per andare avanti nell’apprendimento di nuovi esercizi.
Vic il “combinaguai” ha iniziato il corso nella speranza da parte di Fedele di vedere almeno un po’ inquadrato il suo simpaticissimo Labrador. E, come tutti i Labrador dotati di gran temperamento, anche Vic all’inizio ci ha fatto divertire e anche un po’ sudare. Temperamento alto, giocosità e paraventaggine in breve tempo sono state incanalatesul binario giusto. Nonostante i fugoni iniziali di Vic, che non vedeva l’ora di scappare per andare a giocare con qualche altro cane, il giusto e costante lavoro hanno ripagato l’impegno. E adesso credo proprio che Fedele possa andare fiero del suo scolaro provetto. Anche lui già pronto per andare avanti.
Nella seconda parte parleremo del lavoro con altri allievi della nostra scuola, intanto…