E la tecnica del: “fai qualcosa!”

Questo è un articolo dedicato con il cuore a tutti i miei allievi. E’ scherzoso, sia ben chiaro, ma allo stesso tempo serio. Perché, alle volte, se si usa bene l’ironia è più facile che un concetto venga appreso. Mi sono ritrovata spesso, infatti, a spiegare argomenti di cinofilia che, in teoria, vengono recepiti benissimo mentre in pratica, beh, mica tanto. E allora eccoci qui a spiegare cosa sia la tecnica del: “Fai qualcosa!”. Partiamo dal presupposto che tutto possa essere spiegato. Un bravo insegnante è calmo e paziente e non ha problemi a ripetere e ripetere e ancora ripetere concetti che un allievo non ha ancora appreso. E un bravo insegnante è anche colui_DOA4949 che non si limita a dirti ciò che devi fare, ma ti spiega perché lo devi fare e soprattutto cerca di comunicarti la sensazione che dovresti trasmettere al cane in un determinato momento (decisione, grinta, calma). Questo perché gli animali comunicano fra di loro con movimenti del corpo e suoni, per cui tanto più saremo sciolti nel muoverci e abili nell’uso della voce , tanto più ci ascolteranno. Se mi limito a dirti “abbassa il braccio, gira a sinistra, accorcia il guinzaglio”  è un po’ come se ti stessi insegnando a portare un’auto “metti marcia, alza frizione, spingi acceleratore”. Ma i cani non sono macchine. Per cui è necessario che ogni bravo insegnante sappia trasmettere all’allievo umano quali siano quelle sensazioni che deve far sue prima di  mettersi a lavorare con un cane. Non posso insegnarti la grinta, posso provare a trasmetterla. E non posso insegnarti la calma, ma posso, anche questa, trasmetterla. Allo stesso modo posso insegnarti mille mila tecniche per correggere il tuo cane che sbaglia, posso spiegarti come devi fare, quali comportamenti avere ma ad un certo punto sarà indispensabile _DOA5008che tu agisca in scioltezza, senza bisogno di essere guidato dall’istruttore nell’azione correttiva per far si che il cane, questa volta, ti ascolti sul serio e non obbedisca solo perché tu sia riuscito a mettere insieme una serie di azioni tecnicamente corrette ma che ancora non possiedi sul serio nel tuo bagaglio pratico. Altrimenti il tutto risulterà macchinoso e i nostri amici a quattro zampe ci metteranno un attimo a capire che alla guida non c’è più l’istruttore esperto ma di nuovo il proprietario permissivo che ci fa fare quello che ci pare, come se dall’altro capo del guinzaglio non ci fosse nessuno a guidare. Cambiato manico, cambiata situazione. Ed è proprio in quel momento che subentra la magica tecnica del “Fai qualcosa!”. Che, presa seriamente, significa: se il cane continua a non ascoltarti, nonostante tu abbia messo insieme  bene tutti i pezzi, vuol dire che manca ancora qualcosa. Ovvero, la decisione. Per cui non fermarti a guardare l’istruttore nella speranza risolva tutto con la bacchetta magica, ma prendi in mano la situazione e “fai qualcosa!”. Non qualcosa a caso, capiamoci bene. Applica quello che hai imparato, ma fallo _DOA5016alla svelta, deciso e concentrato senza aspettare più che sia qualcuno a dirti cosa devi fare. Ci sono cose che non si possono spiegare. Ad un certo punto deve venire spontaneo, da dentro, una sorta di istinto a dire “ok, adesso mi faccio rispettare”. La maggior parte delle volte quando si supera questo ostacolo, è fatta. Saremo riusciti a impostare correttamente il rapporto con il nostro amico a quattro zampe. Per cui, quando siete in difficoltà nella gestione del vostro cane, ricordatevi di non limitarvi ad applicare meccanicamente le tecniche apprese, ma fatele vostre, interiorizzatele e al momento giusto “agite!”, insomma “a na certa… fate qualcosa!”.

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